Dispersione delle ceneri
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Dispersione delle ceneri: il ruolo delle società di cremazione

In mare o nei luoghi cari. La dispersione delle ceneri è una scelta che in Italia risulta ancora un tabù. Nell’incertezza, viene in aiuto Socrem

Divenire infine un tutt’uno con il cosmo, nel susseguirsi del ciclo naturale della vita. La dispersione delle ceneri è una pratica diffusa in tutto il mondo, con una storia che parte dall’antichità. Ciononostante, poterne beneficiare non è così scontato: in questo processo giocano un ruolo fondamentale le società di cremazione. Ecco come.

Dispersione delle ceneri, una pratica antica

Prima un rapido riepilogo. Come abbiamo visto in un precedente articolo, le origini della cremazione risalgono al Neolitico. Praticata poi da Greci e Romani, questa usanza andò in disuso con l’avvento della Chiesa, che la consente “solo” dal 1963.
Oggi in Italia è pratica diffusa: l’incidenza nazionale, dati Istat, è del 30,68%, in crescita. Nel nostro Paese la dispersione può avvenire solo attraverso:

  • disposizione testamentaria;
  • iscrizione in vita a un’associazione legalmente riconosciuta, avente tra i propri scopi quello della cremazione del corpo dei propri associati; 
  • In mancanza di un’espressione di volontà da parte del defunto, vale la volontà del coniuge o, in difetto, del parente più prossimo.

Diversa ancora è la condizione per la dispersione delle ceneri. In questo frangente, il ruolo giocato dalle società di cremazione risulta fondamentale.

Socrem: la tutela per chi vuole essere cremato

Da tempo, Zanella Onoranze Funebri si appoggia alla Socrem di Venezia e a quella di Vicenza. Le Socrem ( acronimo di Società per la Cremazione) sono realtà di volontariato. Lavorando in sinergia con la Casa Funeraria, il loro obiettivo è tutelare l’osservanza della volontà degli iscritti di essere cremati. Essendo un’associazione senza fine di lucro, agli associati è chiesta una quota annuale, oppure vitalizia da versare “una tantum”.
Le Socrem conservano, inoltre, i documenti scritti dalle persone che manifestano la volontà di dispersione delle ceneri. Infatti, le ceneri possono essere disperse solo attraverso l’autorizzazione scritta da parte del defunto.

Prima della dispersione: la legge sulla cremazione

Il ruolo di Socrem è fondamentale anche per comprendere come avviene la cremazione in Italia. Chi deve autorizzare la cremazione è il sindaco e, una volta ottenuta il placet, si può procedere.

  • Al termine della cremazione, le spoglie mortali del defunto vengono ridotte per ottenere le ceneri funerarie, poste in un’urna funeraria.
  • Sull’urna cineraria è posta una targa. Questa reca i dati identificativi del defunto, come nome, data di nascita e di morte.

L’affido delle ceneri viene poi concesso, a seconda di quanto definito, alla famiglia o agli amministratori di pompe funebri. Si può procedere, dunque, con la dispersione delle ceneri secondo le volontà del defunto.

Dispersione delle ceneri: l’ultimo viaggio verso l’aldilà

Lo spargimento delle ceneri è un momento delicato, che merita la giusta preparazione. In Italia la legge stabilisce che la dispersione delle ceneri deve avvenire:

  • unicamente in aree a ciò appositamente destinate all’interno dei cimiteri, in natura o in aree private.
  • La dispersione in aree private, in particolare, deve avvenire all’aperto e con il consenso dei proprietari. 
  • Spargere le ceneri, invece, è vietato nei centri abitati. È consentito, al contrario, in mare, nei laghi e nei fiumi, ma solo nei tratti liberi da natanti e da manufatti.

Come si può osservare, dunque, le possibilità di scelta sono molteplici. Dalla dispersione delle ceneri in mare, nel susseguirsi senza fine delle onde, ai luoghi cari nella vita del defunto. In un momento importantissimo come quello dell’ultimo saluto, affidarsi ai professionisti di Zanella e Socrem è una garanzia.

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