Scegliere il cofano funebre
Notizie

Come scegliere il cofano funebre: l’ultimo regalo al defunto

Onorare il defunto durante l’ultimo saluto. Offrirgli la corretta commemorazione e fargli un ultimo dono. La scelta del cofano funerario è un aspetto fondamentale da considerare. In molti oggi considerano il cofano un accessorio che ha breve durata e quindi gli danno sempre meno importanza. Di contro, la storia ce lo insegna, il cofano funerario è un vero e proprio tributo: l’omaggio finale che la famiglia fa al proprio defunto, per onorarne la memoria e accompagnarlo pubblicamente nel suo ultimo viaggio, in modo dignitoso e adeguato. Lo statista ateniese Pericle, nel V secolo D.C disse: “un popolo si misura da come seppellisce i suoi morti”. Una frase che definisce l’importanza culturale che assume il cofano durante il commiato.

Come scegliere il cofano funerario

Scegliere il cofano funerario perfetto per un ultimo regalo al defunto è un compito delicato e importante per ogni famiglia che si trova davanti ad una scelta, in alcuni casi, consigliata frettolosamente. Rivolgersi ad un’impresa funebre capace e con esperienza, permette invece di essere guidati al meglio anche in questo percorso e di riuscire a comprendere l’importanza di questo omaggio. Oggi vengono proposti cofani di ogni fattura e genere: tra le essenze preferite dai mastri intagliatori sono il frassino e il legno frakè. Due tipologie di legno che permettono di coprire le gamme di colore maggiormente richieste e che possono essere trattate e lavorate con motivi incisi e con verniciature particolari che esaltano le venature e rendono il cofano funebre elegante ma sobrio. 

Una scelta che viene affidata alla famiglia, depositaria delle ultime volontà del defunto e capace di ricordare le preferenze del defunto. Il cofano, infatti, diventa una rappresentazione di ciò che fu il defunto in vita. Lo accompagna nel suo ultimo viaggio, gli rende omaggio, esprimendo il rispetto e l’affetto che i suoi cari provano nei suoi confronti. 

La preziosità della bara: decorazioni e incisioni come omaggio finale

La scelta del cofano come omaggio finale al defunto prevede anche che, dopo aver scelto l’essenza migliore (rovere sbiancato o naturale, legno frakè, noce, ecc…) si passi alla decorazione della bara. La preziosità della bara stessa viene quindi accentuata dalla presenza di incisioni sul cofano, dall’applicazione di un crocifisso e dalla scelta delle maniglie. Non futili accessori ma vere e proprie componenti del cofano funebre. Ogni dettaglio contribuisce a rendere unico l’ultimo omaggio al nostro caro. Ciò che noi stessi facciamo è offrire una consulenza specializzata sulla scelta del cofano, con la possibilità di scegliere ogni singolo elemento di personalizzazione per commemorare in modo tangibili chi non c’è più. Così come avveniva in passato, infatti, non va sottovalutato che il cofano è l’ultimo atto di devozione che si compie nei confronti della persona amata. Di conseguenza la cura nella scelta e l’eleganza della decorazione, così come l’incisione, sottolineano l’amore e il rispetto per il defunto, offrendogli un tributo finale di grande valore emotivo.

Non vanno poi escluse le numerose possibilità di personalizzazione del cofano: scelte che noi dell’impresa Funebre Zanella vi guidiamo a prendere in considerazione per non cadere nell’oblio di una considerazione poco rispettosa che vede il cofano funebre come un orpello che viene visto per poche ore e che, quindi, ha poca importanza.

Il cofano funebre nella storia: l’importanza della scelta della bara 

L’importanza di scegliere con cura il cofano funerario, come ultimo regalo al defunto è un’usanza che affonda le proprie radici in 9000 anni di storia. I primi cofani funerari della storia sono i sarcofagi: espressione della personalità e dello status sociale del defunto, venivano riccamente decorati sia all’esterno che all’interno perché rappresentavano la casa del defunto. Oggi come allora, i cofani funebri integrano il carattere del defunto alla celebrazione della sua vita terrena durante le esequie. 

Gli antichi etruschi utilizzavano argilla, pietra e alabastro per la creazione dei cofani mentre, il sarcofago romano era realizzato perlopiù in marmo e ornato con bassorilievi incisi. Per gli imperatori invece, l’unica pietra utilizzata era il porfido. L’eleganza e la decorazione del cofano erano segno di censo, di potere e di ricchezza. Non si badava a spese per regalare al defunto “una degna sepoltura”. I primi cofani lignei compaiono nel Medioevo per imporsi alla fine del XVI secolo. Le decorazioni invece ci sono sempre state: prima dipinte, poi incise ed infine applicate. Talvolta sopra al cofano veniva stesa una cappa finemente decorata con oro e argento, più o meno barocca. Per le classi di ceto medio si usavano decorazioni in cartone, stagno e tessuti meno pregiati ma la volontà era sempre la stessa: onorare pubblicamente il defunto prima della tumulazione. 

Anche il colore ha una certa rilevanza e identifica lo stato civile della persona. Sebbene oggi, le tendenze ci portino sempre a lasciare allo stato naturale il cofano ligneo, fino al XVII secolo i cofani funebri degli adulti o delle persone sposate erano marroni o neri, quelli per i bambini o per le persone non sposate invece erano bianchi o di tenui colori pastello. Indipendentemente dalle tendenze, emerge chiaramente come il cofano funebre sia una vera e propria rappresentazione dei gusti e delle preferenze di chi non c’è più che vengono resi reali e tangibili dalla scelta della famiglia che omaggia il proprio defunto regalandogli l’ultimo luogo in cui verrà ricordato.  

Lascia un commento