come funziona la successione
Notizie

Come funziona la successione? Conosciamo meglio obblighi e scadenze degli eredi

  • Appoggiandosi a uno studio legale, l’agenzia funebre offre un supporto nelle pratiche di successione.
  • Bisogna prestare assoluta attenzione a come e quando presentare la richiesta.
  • Eredi, chiamati all’eredità e legatari. Capiamo come funziona la successione.
  • Si può ottenere l’esonero della pratica, in alcuni casi specifici.
  • Se non è presente un testamento, l’articolo 536 norma le quote ereditarie.
  • Onoranze Funebri Zanella si appoggia su due partner strategici in materia legale.

Il peso della burocrazia sui familiari

Nel delicato momento dell’addio, il funerale non è l’unica incombenza che devono affrontare i familiari. La dichiarazione di successione è una pratica fondamentale per la gestione del trasferimento dei beni agli eredi. Ma come funziona la successione? È da considerarsi una prassi, ma risulta un’operazione comunque complicata, che è meglio effettuare con la consulenza di esperti in materia. Ma andiamo a conoscere nel dettaglio in cosa consiste.

Pratiche di successione: ecco perché affidarsi all’agenzia funebre

L’agenzia funebre gioca un ruolo fondamentale nel portare a termine le pratiche di successione. Appoggiandosi a uno studio specializzato in materia, infatti, essa è in grado di guidare le famiglie nell’intricato labirinto burocratico. Sono parecchie le pratiche da svolgere in seguito alla dipartita di una caro, alcune spesso sottovalutate. Come ad esempio per lo sblocco dei conti bancari del defunto, con gli eredi che sono obbligati a presentare all’istituto bancario una serie di documenti. Tra questi certificati necessari, c’è proprio la dichiarazione di successione. Per questo è importante comprendere come funziona la procedura.

Cos’è la dichiarazione di successione

La dichiarazione di successione è un osservanza obbligatoria, prevalentemente fiscale. Essa serve a trasferire i beni di un defunto ai suoi eredi. Tramite la dichiarazione, l’Agenzia delle Entrate viene informata sulla composizione dell’intero patrimonio. Sulla base di quest’ultimo, vengono quindi calcolate le imposte dovute. Importante è che la pratica sia presentata entro 12 mesi dalla data di apertura del testamento, sia tramite servizi telematici, un intermediario abilitato o direttamente presso l’ufficio competente. Un aspetto al quale prestare assoluta attenzione riguarda i tempi di successione. In caso di ritardo o di mancata presentazione della documentazione, infatti, si incorre in una sanzione amministrativa. Essa è variabile a seconda dell’entità dell’infrazione.

Successione: chi deve presentare la pratica?

Compreso come funziona la successione, è bene capire a chi tocca presentarla. Questo compito spetta al cosiddetto dichiarante che, come informa l’Agenzia dell’Entrate, è riconoscibile nei:

  • chiamati all’eredità. Coloro che non hanno ancora accettato l’eredità, ai quali può essere trasferito il patrimonio ereditario;
  • eredi. Sono coloro che accettano, sia in forma espressa che tacita, l’eredità. L’effetto in questo caso risale al momento dell’apertura della successione;
  • legatari. Ossia il destinatario di uno o più beni, o diritti, indicati attraverso un testamento. Per fare un esempio, la persona a cui il defunto lascia specificatamente un oggetto è un legatario e non un erede.

Nel caso fossero coinvolte più persone, è sufficiente che solo una di loro presenti la dichiarazione.

È una pratica sempre obbligatoria?

Non sempre è necessario presentare la dichiarazione di successione. Esiste, infatti, una possibilità di esonero dalla pratica. Questo succede quando il patrimonio non supera il valore di 100mila euro, non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Ma non si tratta dell’unico caso. Infatti secondo il quinto comma dell’articolo 28 del Testo Unico, sono esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione i chiamati all’eredità e i legatari se:

  • hanno rinunciato all’eredità o al legato prima che sia scaduto il termine di presentazione della dichiarazione;
  • hanno chiesto di nominare un curatore per amministrare l’eredità, non trovandosi nel possesso dei beni ereditari.

In entrambi i casi bisogna comunque spedire tramite raccomandata una copia dell’apposita dichiarazione. 

Successione testamentaria e successione legittima, ecco le differenze

Il discorso fatto finora su come funziona la successione presuppone la presenza di un lascito testamentario. Ma se questo non ci fosse? In tal caso, bisogna affidarsi esclusivamente alla legge, e nello specifico a quanto specificato all’articolo 536 del Codice Civile. Per successione legittima, i beni pervengono in primo luogo al coniuge superstite e ai figli. Se unici eredi o in concorso con il coniuge, possono succedere come eredi legittimi anche fratelli e sorelle o altri ascendenti. Infine, la mancanza di parenti entro il sesto grado determina la devoluzione dell’eredità allo stato. Per quanto riguarda le quote ereditarie, esse vengono definite a seconda delle specificità del caso. Un’altra pratica tutt’altro che scontata, insomma, che richiederebbe la consulenza di esperti.

Epaca e Impresa Verde

Da parecchi anni, noi di Onoranze Funebri Zanella ci appoggiamo all’esperienza di Epaca. Si tratta di un patronato costituito dalla Confederazione Nazionale Coldiretti, riconosciuto dallo stato sin dal 1954. L’ente si occupa di assistere i cittadini per il conseguimento delle prestazioni previste dalla legge. I suoi obiettivi sono:

  • garantire assistenza nel conseguimento di benefici previdenziali, sociali, assistenziali, in sede amministrativa e di contenzioso;
  • sulla base delle normative vigenti, garantire informazioni, consulenze e servizi in varie materia, tra cui la successione.

Inoltre, collaboriamo con Impresa Verde, società di servizi di Coldiretti. Questa fornisce una vasta gamma di prestazioni, di matrice consulenziale, amministrativa, tecnica, fiscale e formativa. Due enti importantissimi, che ci aiutano nel fornire ai nostri clienti tutta la consulenza legale necessaria.

Lascia un commento