«Non vogliamo che nessuno resti solo dopo un lutto, soprattutto chi ha perso un figlio». È con queste parole che Marco Santarato, fondatore e presidente dell’associazione Don’t Forget Me ODV, riassume la missione di una realtà che, in pochi anni, è diventata un punto di riferimento per decine di famiglie colpite da tragedie improvvise o da malattie oncologiche pediatriche. Un’attività di grande valore per la comunità di Adria, molto apprezzata da Onoranze Funebri Zanella, che ha avviato una collaborazione con l’associazione, segnalando ai propri clienti la possibilità di non dover più affrontare in solitudine i momenti difficili.
Don’t Forget Me, infatti, si propone di accompagnare le persone nel percorso del lutto, ma anche di sostenere chi vive l’attesa, la paura e la fatica di avere un figlio con una patologia grave o incurabile. «Il nostro obiettivo è aiutare chi affronta un lutto grave o una malattia in famiglia, e far capire che non bisogna chiudersi in casa, isolarsi dal mondo – spiega Santarato – perché da soli è impossibile superarlo».
Una rete di aiuto professionale e umano per affrontare il dolore
L’associazione coinvolge una rete di professionisti: psichiatri, psicologi, pedagogisti, educatori familiari, assistenti sociali e oncologi, che collaborano per offrire ascolto, consulenze gratuite e percorsi personalizzati a chi ne ha bisogno.
Il cuore del lavoro sono i gruppi di mutuo aiuto, separati tra uomini e donne per favorire una condivisione più libera e autentica: «Molti arrivano chiusi nel dolore, ma poi aspettano con ansia la riunione successiva – racconta Santarato– perché finalmente trovano qualcuno che parla la loro stessa lingua».
Ogni nuovo arrivato viene accolto da volontari formati, con un caffè e una chiacchierata informale: il primo passo per sentirsi parte di una comunità. «Non esiste una cura unica per il dolore – aggiunge il presidente di Don’t Forget Me – ma il confronto, la vicinanza e la solidarietà aiutano più di qualunque farmaco».
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Un aiuto concreto alle famiglie: il progetto Shuttle Free
Uno dei progetti più importanti dell’associazione è “Shuttle Free”, un servizio di trasporto gratuito dedicato ai bambini e ragazzi seguiti nei reparti di oncologia pediatrica di Padova e Bologna. Il pulmino, che è stato inaugurato a ottobre, è stato acquistato con un co-finanziamento regionale, è attrezzato anche per le carrozzine e serve per rispondere alla difficoltà che incontrano le famiglie, specialmente quelle meno abbienti, nel gestire i viaggi quotidiani o frequenti, che portano nel giro di poco tempo a esaurire i permessi lavorativi a disposizione. «Chi ha problemi economici si trova spesso davanti a un muro – spiega Santarato –. E allora interveniamo siamo noi». Oggi, grazie ai volontari autisti, Don’t Forget me, riesca a garantire una copertura di cinque trasporti al mese, sollevando le famiglie da costi e stress.
Desideri da esaudire e piccoli gesti che valgono una vita
Quando le cure non bastano più, Don’t Forget Me accompagna le famiglie anche nel “pre-lutto”, cercando di regalare un momento di serenità ai bambini malati terminali: un soggiorno al mare, un giro in aereo, l’incontro con un calciatore famoso o un cantante amato.
«A volte basta un sorriso per cambiare un ricordo – continua il presidente dell’associazione –. Ci siamo riusciti con l’aiuto di imprenditori, amici, ristoratori e tante persone comuni che rispondono con il cuore quando serve».
L’associazione offre anche supporto burocratico e legale gratuito (notai, avvocati, consulenze su successioni) e ha promosso borse di studio per studenti di infermieristica degli ospedali di Adria e Rovigo, volte a premiare non tanti gli allievi con i voti più alti, ma quelli che dimostrano una maggiore sensibilità e predisposizione all’aiuto.
Volontari e soci, una comunità che cresce
Oggi, Don’t Forget Me ODV conta oltre 40 volontari e 18 soci attivi, tra cui molti genitori che hanno vissuto in prima persona la perdita di un figlio. Le attività si autofinanziano con piccole donazioni, eventi benefici (come la “Camminata del Cuore” e spettacoli teatrali) e la generosità di aziende locali.
L’associazione non riceve contributi pubblici regolari e rifiuta ogni forma di spettacolarizzazione: «Non useremo mai l’immagine di un bambino malato per fare pubblicità. Facciamo ciò che va fatto, in silenzio».
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Un sogno: espandersi e non lasciare nessuno solo di fronte al dolore
Il futuro guarda all’espansione in altre province, per replicare il modello di Adria e creare nuovi punti di ascolto e servizi di trasporto solidale. L’obiettivo è ambizioso ma chiaro: costruire una rete che unisca competenza professionale e calore umano, in nome della memoria e della solidarietà.
«Non possiamo cambiare il destino, ma possiamo cambiare il modo in cui lo si affronta – conclude Marco Santarato –. Perché il dolore condiviso pesa un po’ meno, e un sorriso donato non si dimentica mai».
Don’t Forget Me ODV, attiva ad Adria e nei paesi limitrofi,
è a disposizione di chiunque ne avesse la necessità.
Scopri come poter ricevere o dare aiuto all’associazione
sul sito www.dontforgetmeodv.org/

